Benvenuto nel nostro blog!


"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




Translate

giovedì 31 ottobre 2013

MOBILITAZIONE Enti di Ricerca

ORDINE DEL GIORNO approvato in Assemblea il 29 Ottobre

(554 visualizzazioni in due giorni)



Mentre il Senato approvava in via definitiva il decreto 101 una partecipatissima assemblea di lavoratrici e lavoratori precari degli enti pubblici di ricerca ha espresso un durissimo giudizio nei confronti dell’azione del governo e delle scelte ancora peggiori avvenute nel dibattito  parlamentare e ha rilanciato la mobilitazione. Di seguito l’ordine del giorno approvato.
FLC CGIL E UIL RUA

martedì 29 ottobre 2013

APPLAUSI PD

Bellissima Assemblea questa mattina all'ISFOL: più di 250 persone IN SALA, di cui,più di 150 provenienti dai vari EPR del comparto, circa 18 enti rappresentati su 22, in 250 da tutta Italia hanno seguito la Diretta Streaming, moltissimi i colleghi del CNR e dell'ISTAT.

Questi alcuni numeri di un'assemblea degli EPR in cui sono stati affrontati molti temi ed è stata riavviata una mobilitazione di comparto sia in termini di lotta e iniziativa sia in termini cognitivi.Sono intervenute rappresentanze di molti enti: ISFOL, ISPESL, ISTAT, ENEA, INGV, INVALSI, INDIRE, ISS e Rete Ricerca Pubblica. Hanno aperto e chiuso il lavoro Alberto Civica (UIL RUA) e Francesco Sinopoli (FLC-CGIL).

Molti i riferimenti a Rete Ricerca Pubblica ma, anche, gli interventi di colleghi che non ci conoscevano e vogliono contribuire alla costruzione di un'identità comune e di appartenenza ad un comparto che anche con questi ultimi interventi viene ulteriormente massacrato. Siamo tanti e lo saremo sempre di più perché cresce la consapevolezza della cattiva fede del governo, non siamo protetti da Lobbies, ma metteremo in campo tutte le nostre competenze di lavoratori della ricerca pubblica per denunciare e combattere ciò che il Governo Letta, in assoluta continuità con il Governo Monti/Tremonti, sta portando avanti con il decreto 101/13: vogliono solo sopprimerci e mandarci a casa, altro che investimento in ricerca.

Purtroppo, però, non abbiamo fatto in tempo a tornare nei nostri uffici che il sito del SENATO è APPARSO L'INTERVENTO SUL Decreto 101/13 del SENATORE ICHINO, RIPORTIAMO DI SEGUITO IL DATTILOGRAFATO.. 

COSA CI COLPISCE DI PIU'? GLI APPLAUSI DEL PD! .. 

Per non parlare della totale mistificazione della realtà rispetto al lavoro privato, domani pubblicheremo i dati che noi stessi produciamo che confutano quanto riportato da ICHINO. 

Cosa tenere come informazione?
19 precari su 20 della PA
andranno a casa, e questo è certo!

domenica 27 ottobre 2013

IL PUNTO E IL TESTO

rebloged Flc.cgil

Precari: DL 101/13.

Difficilmente si poteva fare peggio!


Il dibattito parlamentare alla Camera peggiora un testo già compromesso. Il prezzo della stabilità del Governo si paga in moneta sonante e a farne le spese sono i precari.


Si conferma quello che era chiaro negli ultimi giorni: il dibattito alla Camera è riuscito a peggiorare un testo non solo gravemente insufficiente ma dannoso. Scarica il testo dell'atto.
Un coacervo di norme barocche che prescrivono minuziosamente cosa, come e quando le amministrazioni pubbliche dovrebbero fare per comprare una matita. Ma soprattutto, in questa ipertrofia normativa ai limiti del parossismo, appare evidente che l'intento dichiarato di avviare parziali percorsi di stabilizzazione si capovolge nel suo opposto: accompagnare più o meno velocemente i precari alla porta. Almeno quelli che non sono assistiti da lobbies parlamentari sufficientemente forti. Altro che terza repubblica. Neanche nelle peggiori stagioni della prima la pubblica amministrazione era stata così piegata a logiche di scambio tra gruppi sottogruppi e gruppetti politici.
Vergognoso il trattamento riservato ad enti di ricerca e università, privi di una qualche lobby a loro tutela (del resto portano pochi voti) in Parlamento e in balia di burocrati pasticcioni e di un legislatore colpevolmente insipiente nonostante l'impegno di alcuni parlamentari a cercare di migliorare il testo o quanto meno ridurre il danno.

Sintesi degli interventi sull'articolo 4

venerdì 25 ottobre 2013

ASSEMBLEA di tutti gli EPR

Viste le gravissime notizie che arrivano dalla Camera e, in vista,della possibile approvazione attraverso "fiducia" del decreto 101/2013, è stata indetta l'assemblea di tutti gli EPR che chiedevamo da qualche giorno, SIAMO TUTTI INVITATI ALLA MASSIMA PARTECIPAZIONE.
MARTEDI  29 OTTOBRE
ASSEMBLEA PLENARIA DI TUTTI GLI EPR
C/o ISFOL (Corso D'Italia, 33 ROMA)
Le segreterie nazionali FLC CGIL - UIL RUA


Di seguito un riepilogo della situazione apparso oggi su IL FATTO QUOTIDIANO.

A rischio 120mila posti

Corsa contro il tempo per il decreto "stabilizzazioni". Dopo il Senato deve passare alla Camera entro il 30 ottobre, pena la sua decadenza. Tra le pieghe dell'ultima versione è passato un emendamento del Pd che riduce ulteriormente le speranze delle proroghe subordinandole alle disponibilità di posti nelle piante organiche, che sono a zero

Le larghe intese scricchiolano sulle ossa dei precari, quei 120mila dipendenti della pubblica amministrazione in scadenza che senza proroghe rischiano di mangiare il panettone e nulla più.  La conversione in legge del decreto 101/2013 firmato dal governo ad agosto e votato in Senato la scorsa settimana deve arrivare entro il 30 ottobre, pena la sua decadenza. Ma le divisioni all’interno delle larghe intese rischiano di stroncare ogni speranza. “Per noi il decreto sulla Pa può decadere”, è l’opinione espressa da Renato Brunetta nella capigruppo della Camera. A questo punto, ha osservato il ministro Dario Franceschini, “il quadro è cambiato”, lasciando intendere che c’è un problema politico dentro la maggioranza.

Uno schiaffo alla categoria era già arrivato con un emendamento all’art. 4 della legge 101/2013 che vincola le proroghe non solo alla copertura finanziaria degli enti ma anche alle dotazioni originariamente previste negli organici. Che nella maggior parte dei casi sono pari a zero. Se non prevedono altri posti, si va tutti a casa, come denuncia la Rete ricerca pubblica. Dopo anni di lavoro e senza paracadute. L’emendamento approvato il 17 ottobre scorso a Palazzo Madama non riguarda la scuola perché non ha piante organiche di riferimento ma inserisce per le altre categorie un ulteriore elemento di incertezza nella partita sui contratti a termine che è iniziata da tempo, ma ha subito un’accelerazione nelle ultime settimane. In vista dell’imminente scadenza di fine ottobre, e non solo. Perché i precari attendono la proroga di decine di migliaia di contratti nella Pa, negli enti di ricerca e nella sanità di lavoratori che rischiano di trovarsi alla scadenza del 31 dicembre senza occupazione e senza ammortizzatori sociali. Esodati dallo Stato per cui lavorano.

mercoledì 23 ottobre 2013

Licenziamento precari: Pantaleo, "prezzo mostruoso alla stabilità del Governo Letta" Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

Ecco cosa intendeva il governo quando ha annunciato il decreto come la soluzione al problema del precariato. La soppressione dei precari. Se questa è la stabilità preferiamo decisamente il caos.
Arrivano pessime notizie dalla Camera dei Deputati. In commissione lavoro sono stati accantonanti tutti gli emendamenti sostanziali al testo del decreto 101, depositati dai gruppi di PD e Sel e ripresi dalle nostre proposte, tranne uno che consente di utilizzare solo per i profili di tecnologo e ricercatore le risorse su fondi di progetto ex art. 1 comma 188 legge 266/ 05.
“188. Per gli enti di ricerca, l'Istituto superiore di sanità (ISS), l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), l'Agenzia per i servizi sanitari regionali (ASSR), l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), l'Agenzia spaziale italiana (ASI), l'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA), il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA), nonché per le università e le scuole superiori ad ordinamento speciale e per gli istituti zooprofilattici sperimentali, sono fatte comunque salve le assunzioni a tempo determinato e la stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa per l'attuazione di progetti di ricerca e di innovazione tecnologica ovvero di progetti finalizzati al miglioramento di servizi anche didattici per gli studenti, i cui oneri non risultino a carico dei bilanci di funzionamento degli enti o del Fondo di finanziamento degli enti o del Fondo di finanziamento ordinario delle università.”
Trattasi di un norma dannosa perché, se confermata, limiterebbe la portata del comma 188 solo al personale ricercatore e tecnologo degli Epr escludendo il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato e in collaborazione non solo degli Epr ma anche delle università. Il paradosso è che l'articolo 1 comma 188 legge 266 2005, previsto in una delle finanziarie Tremonti (!) era stato pensato, all’epoca, per fare salvi proprio dal vincolo della dotazione organica e dalle limitazioni alla spesa  il personale pagato su progetti di enti di ricerca e università.

martedì 22 ottobre 2013

A casa i PRECARI DELLA RICERCA? A casa loro!

GIOVEDI' AL SENATO E' PASSATO UN EMENDAMENTO RELATIVO al Decreto legge 101/2013 che mette a rischio migliaia di proroghe dei precari della PA, UNA SPECIE DI FOLLIA STRUTTURATA che sta passando sotto tono... 

IL DECRETO arrivato alla Camera Lunedì (emendato all'arti.4 comma 9) 
sembra impossibile da modificare.

E' urgente che tutti, precari e non, sindacalizzati e non, ricercatori, cter, tecnologi, dirigenti, amministrativi si attivino per una mobilitazione DI MASSA e compatta.

In alcuni EPR sono già state attivate delle iniziative dai sindacati di base e confederali, in altri, probabilmente non ci si è ancora resi conto della portata dell'emendamento. 

DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE PRETENDERE CHE VENGA MODIFICATO. 
ABBIAMO TEMPO FINO AL 30 OTTOBRE, GIORNO IN CUI ENTRERA' IN VIGORE.
POI CE NE ANDREMO A CASA!

A quel punto le proroghe dei precari saranno possibili solo
 se quell'ente dispone dello stesso numero di posti in pianta organica.
"Hai 200 precari da prorogare? Ce l'hai 200 posti vacanti in pianta organica? 
No.. bè mi dispiace non si può fare,,,,"

La ratio è chiara!

ELIMINARE I PRECARI E' IL MODO MIGLIORE DI RISOLVERE LA PERCARIETA' 
(ha ragione Lucia Zabatta)

Adesso la cosa urgente è riattivare la nostra rete di contatti e comunicazione perchè deve essere una battaglia forte, condivisa e velocissima!

venerdì 4 ottobre 2013

Il Giorno dopo.

La Manifestazione è riuscita, ma adesso ci vogliono i fatti!


Portata in piazza da FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA la protesta dei precari della ricerca. Numerosa la partecipazione dei lavoratori alla mobilitazione.  Delegazioni da tutti gli enti e da tutta Italia hanno portato a Roma, davanti alla sede del Parlamento, centinaia e centinaia di precari e lavoratori, per protestare contro l’insufficienza dei decreti D’Alia (DL 101) e Carrozza (DL 104) nei confronti dei gravi problemi che affliggono gli Enti Pubblici di Ricerca. Sono necessari interventi urgenti e di radicale cambiamento per consentire la proroga dei contratti in scadenza, l’introduzione di strumenti reali di stabilizzazione e di reclutamento straordinario per gli enti pubblici di ricerca, che permettano di uscire dalla fase di emergenza in cui versano ormai da troppi anni. Questa è l’unica condizione per non mandare a casa migliaia di precari, in particolare in una situazione politica difficilissima per il Paese com’è quella attuale, alla prese con l’ennesima crisi di governo.
Nel corso della manifestazione precarie e precari degli enti di ricerca si sono alternati sul palco per raccontare le loro storie e le battaglie che stanno conducendo da anni per uscire dall’emergenza e conquistare la legittima aspirazione alla stabilizzazione. Presenti alla manifestazione anche diversi parlamentari.
FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA sottolineano l’importanza della giornata di lotta come tappa di un percorso di mobilitazione che, a partire dalla conversione in legge dei decreti in questione, dovrà portare risultati concreti sul versante della stabilizzazione dei precari, per la proroga di contratti in scadenza e per rilanciare la ricerca nel suo complesso, anche sotto il profilo della riconquista del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Le OO.SS. hanno inoltre rivendicato la piena titolarità contrattuale a partire dagli strumenti di reclutamento in esso contenuti, come l’art. 5 del Contratto Nazionale di Lavoro 2002-2005.
Nei prossimi giorni, superata l’attuale fase di crisi di governo, le OO.SS. verificheranno l’esito degli emendamenti presentati ai D.L. 101 (D’Alia) e 104 (Carrozza) in corso di conversione in legge per rilanciare, se necessario, ulteriori iniziative di mobilitazioneCome previsto, il 2 ottobre scorso, si è tenuta a Montecitorio la manifestazione dei precari della RicercaImportante la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori al presidio, con numerose delegazioni provenienti da tutta Italia e da tutti gli Enti di ricerca. Sul palco si sono alternati interventi dei sindacalisti, delle precarie e dei precari degli Enti Pubblici, nonché di alcuni parlamentari intervenuti nel corso della manifestazione a solidarizzare con le ragioni della protesta.
La manifestazione, che si inserisce nel quadro delle mobilitazioni messe in atto da tempo negli Enti sul tema della precarietà, del rilancio della ricerca pubblica in Italia e della riconquista del contratto nazionale di lavoro, è una tappa della lotta messo in atto per rivendicare modifiche radicali ai DL D’Alia (101) e DL Carrozza (104) in corso di conversione in legge nei due rami del Parlamento. Mobilitazione tanto più necessaria alla luce della delicata fase politica che stiamo attraversando.
In questo quadro si inserisce lo sciopero nazionale di ente indetto all’ISTAT dalla FLC per il prossimo 4 ottobre.
Questo il comunicato unitario di valutazione da parte delle segreterie nazionali di FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.
______________________


mercoledì 2 ottobre 2013

Presidio della Ricerca Pubblica a Montecitorio

Vi S-fiduciamo!

Se anche questa volta si deciderà di non investire in Ricerca, innovazione, stabilizzazioni di precari decennali che lavorano per tutti da anni, allora dovremo ammettere che anche questo governo avrà fallito.

Immagine in linea 2