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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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Chi Siamo



AGGIORNAMENTO MAGGIO 2014

Riepilogare 4 anni di scambi e attività è praticamente impossibile, ci limiteremo a dirvi che nasciamo nel 2010 dalla battaglia contro le soppressioni di una serie di EPR, che dopo due mesi intensi di battaglie, occupazioni e iniziative (maggio-luglio 2010) abbiamo deciso valesse la pena di restare in contatto come lavoratori degli EPR e della Ricerca pubblica in generale.

Perché?
Perché quei mesi ci hanno fatto maturare una serie di consapevolezze talmente profonde che hanno prodotto un senso di identità fino ad allora inesistente, esiste un mondo degli EPR che i governi vogliono uccidere? 
Bene, abbiamo pensato..esisterà un “popolo” di lavoratori degli EPR che resisterà! 
Questo non toglieva e non toglie niente alle organizzazioni sindacali del comparto.. semmai fino ad oggi “ha aggiunto” .. identità, forza, informazione e consapevolezza.

Così, nella forma più liquida possibile, abbiamo deciso di costituirci in Rete, ma non in Associazione.
Avevamo capito, e ne siamo tutt’ora convinti, che un bruttissimo Virus (DI RIDUZIONE DEGLI SPAZI DI DEMOCRAZIA E AUTONOMIA)  aveva attaccato anche il mondo degli EPR e abbiamo deciso di mantenere alta la bandiera della battaglia per l’autonomia scientifica, DA CUI il Sottotitolo del nostro Blog.

Ci siamo dati un manifesto e qualche strumento del terzo millennio e abbiamo deciso di continuare a vigilare su una serie di temi oltre che promuovere, quando possibile, iniziative e proposte.

Il tempo ci ha dato ragione, è in atto da anni un processo di Agenzificazione  degli EPR NON VIGILATI DAL MIUR (DI CUI NESSUNO PARLA MAI), nonché un processo di riduzione inarrestabile delle Risorse economiche a tutto il comparto, la precarizzazione della base lavorativa degli EPR è un processo che non si riesce a fermare.  Scuola, Sanità e Ricerca sono i comparti della PA CON IL Più ALTO tasso si precari.
Un riepilogo abbastanza completo delle nostre proposte, maturate negli anni, lo trovate sia nel nostro BLOG DEDICATO ALLE PROPOSTE, sia nel contributo per il LIBRO BIANCO che potete scaricare anche dal Blog, sia nei materiali depositati AL SENATO IL 2 APRILE SCORSO.

Quanto alla comunicazione, è nel nostro manifesto come asse portante delle nostre iniziative. 
Nel 2010 abbiamo capito che la soppressione degli EPR non “arrivava” all’opinione pubblica come un problema, abbiamo toccato con mano  e con rammarico la verità di un’opinione pubblica (italiana) affatto sensibile rispetto  al valore della ricerca prodotta dagli EPR.
Né la questione dell’autonomia, né la questione delle soppressioni politiche, né la questione del precariato riuscivano a diventare un messaggio d'interesse per i media.
Da qui la decisione di produrre il Video Appello (idea geniale di Claudio Mariani-Ispesl)
e poi di produrre l’EVENTO Echi Cosmici (grazie all’aiuto di tutti) nonostante due mesi faticosissimi di Gazebo Autonomo alle Terme di Caracalla. 
Abbiamo partecipato a presidi, trasmissioni televisivearticoli giornalistici, assemblee e abbiamo collaborato alla realizzazione di una puntata del TG2 DOSSIER proprio qualche mese fa. 
- Ad aprile 2014 la nostra prima audizione in Senato.
- A maggio 2014 la partecipazione alla consultazione del governo sul tema EPR.

Non ci siamo mai fermati.. e non abbiamo nessuna intenzione di farlo.
Rete Ricerca Pubblica

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ADESIONI RETE


GIUGNO 2010


Chi siamo? Cosa facciamo? Dove andiamo? 

Ma, soprattutto, da dove veniamo?

Si, certo, forse è meglio cominciare da qui, da dove veniamo.
Veniamo da una manovra finanziaria (Maggio 2010) che ha soppresso diversi enti di ricerca oltre a tagliare fondi e speranze di assunzione ad un numero enorme di ricercatori in tutto il settore. 
Gli enti soppressi, a dispetto di quanto viene raccontato, producono importanti ricerche e ricchezza per il Paese, e sono stati occupati a fine maggio 2010, con l'appoggio di quasi tutte le sigle sindacali e di tantissimi loro colleghi (in gran parte precari, ma non solo).
Ecco, veniamo da lì.

Non lo sapevate? Beh, certo, telegiornali, carta stampata e tv non hanno dato grande risalto agli aspetti devastanti di questo pezzo della manovra... così i lavoratori degli enti di ricerca, grazie anche ai sindacati, hanno provato ad unire le proprie voci e le proprie forza per rappresentare il proprio dissenso e farlo capire a tutti, proprio tutti. Soprattutto quelli che non sanno bene quanto e quale lavoro faccia un ricercatore, e quanto questo si traduca in utilità, benessere, vita migliore per tutti.

E così sapete anche dove andiamo, o meglio, dove vogliamo andare...

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