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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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venerdì 13 aprile 2012

"A UN'OPERAIA FIOM DA UN'OPERAIA MIUR" di Marcella Raiola

Essere "precari" è una condizione esistenziale,
essere precari nelle Amministrazioni Pubbliche può essere una gabbia,
essere "precari" della ricerca polverizza le energie e i pensieri.

Essere "precari" è come camminare su un filo..
a volte devi dire "si" a volte devi dire "no".

Beati coloro che avranno il coraggio di dire sempre e comunque NO!
Beati coloro che ancora riconoscono il potere del "ricatto"!


Statistiche "Rete Ricerca Pubblica"

Video ANSA - Protesta 12 Aprile 2012- Enti di Ricerca al Miur!

http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/italia/2012/04/13/visualizza_new.html_184512459.html

IL CAPO DI GABINETTO del MIUR, Dott. Fiorentino, incontrato dalle parti sociali durante il presidio del 12 Aprile, si è impegnato a realizzare presso il "suo" Ministero una CABINA DI REGIA con gli altri Ministeri interessati, per affrontare tutti i temi e i problemi che attraversano gli enti di ricerca, nel tentativo di affrontare la frammentazione che li caratterizza.

Dal 20 Aprile 2012 si avvieranno 4 tavoli di confronto che affronteranno il problema del PRECARIATO,  del TURN-OVER bloccato, della SBUROCARATIZZAZIONE degli enti, della VALUTAZIONE DELL'ANVUR.

Noi staremo qui a vigilare, a pretendere, ad informare.. a lottare!!!!

venerdì 6 aprile 2012

SMANTELLAMENTO "Ricerca Pubblica"

Verso la Mobilitazione degli Enti di Ricerca: l'analisi della UIL
La Rete Ricerca Pubblica ribadisce la sua Missione di
Voce Autonomadei lavoratori della Ricerca Pubblica Italiana.
I Comunicati Stampa dei Sindacati e dei Partiti
vengono pubblicati senza alcuna selezione e/o censura.

L'OBIETTIVO RESTA QUELLO DI INFORMARE E FARE RETE!
...finchè esisteremo!

giovedì 5 aprile 2012

MOBILITAZIONE "Enti di Ricerca" - 12 APRILE 2012

LA SITUAZIONE DEGLI ENTI DI RICERCA SI E' AGGRAVATA MOLTISSIMO!

VI INVITIAMO A VISITARE LA NOSTRA PAGINA
"ADESIONI RETE"

mercoledì 4 aprile 2012

DETTO FRA DI NOI..

UN RICERCATORE "SOPPRESSO" ISAE si racconta..

Sono un ricercatore ex-ISAE e attualmente lavoro per l'ISTAT.
Tremonti ha deciso - nel 2010 - di chiudere l'unico EPR che produceva un'analisi delle politiche pubbliche dal punto di vista economico.


Ci è stato raccontato che era per il bene supremo del paese (come stanno facendo adesso per massacrarci sorridendo, ANZI PIANGENDO) e bisognava ridurre la spesa pubblica.

Tra l'altro, in una trasmissione di Santoro - che ci ospitava - Tremonti ha sostenuto che la "villa" di Piazza Indipendenza - sede dell'ex-ISAE - era di lusso e costava troppo. Ad oggi, la "villa" - ereditata dall'ISTAT - è occupata dai ricercatori dell'ISTAT e dell'ex-ISAE e dai lavori di ristrutturazione dell'edificio che sono stati fatti si evince che l'Istat non intende dismetterla.Quindi non si è risparmiato nulla, se non gli emolumenti del Presidente. Ma, per così poco. si poteva trovare una soluzione di altro tipo.

A fronte di ciò, ci sono dei costi non calcolati:

a) Cosa produce un economista in un ente di statistica?

b) Chi produce, in autonomia, pareri sulle decisioni di politica economica, disponibili per i cittadini che pagano le tasse?

c) Che fine hanno fatto i precari dell'ex-ISAE, che io sappia non hanno trovato tutti una collocazione.


E' singolare che il ministro dell'economia Tremonti e un governo tecnico guidato da Mario Monti non si rendano conto che la ricerca è un settore chiave per la crescita economica.
Il rapporto debito/PIL si riduce se aumenta il denominatore e/o diminuisce il numeratore.
Ma questo loro lo sanno.

Gli Enti di ricerca sarebbero dovuti essere ristrutturati, magari si doveve puntare a migliorarne la qualità della ricerca.

Prima che l'ISAE fosse chiuso stavo esplorando settori del pensiero economico alternativi al mainstream. Avevo anche iniziato un PHD in Inghilterra, essendo convinta che la crisi non è solo economica ma del "pensiero economico" che non riesce più a trovare "ricette" per risolvere i problemi. Non a caso gli studenti di Harvard sono usciti dalle loro stanze in segno di protesta. Stavo trovando delle soluzioni di politica economica che puntassero al contesto istituzionale, piuttosto che affidarsi a numeri come PIL, indebitamento, inflazione che di per sè non dicono nulla. Avevo costruito un progetto proprio sul "capitale umano"....

Ora, sono stata costretta a sospendere il PHD perchè non ho soldi per sostenerne le spese. Devo fare i lavori che l'Istat mi ha affidato e dunque, non ho tempo per ragionare sui temi di economia. Hanno distrutto non solo me come lavoratore, ma anche quei progetti di ricerca che - forse - avrebbero potuto dare un piccolo contributo alla soluzione degli enormi problemi che affliggono questo momento storico.

E' difficile capire cosa c'è dietro tutto questo.
Germana Bottone

ISTAT (EX-ISAE)
 
 
L'Isae non c'è più.. e presto non ci saranno più molti altri enti.. INNO ALLA CRESCITA!

DIRETTA CONFERENZA STAMPA Fornero - Monti

Clicca sul POST!!!!!!

NO ALLA LIQUIDAZIONE DELL’ISFOL!

L’ISFOL è un ente pubblico di ricerca dotato di autonomia scientifica, vigilato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Da quaranta anni, l’Isfol fa ricerca in una prospettiva europea, nazionale e territoriale sui temi del lavoro, della formazione e delle politiche di inclusione sociale. La conoscenza prodotta attraverso le attività di ricerca realizzate costituisce un bene comune per l’intero Paese.


Il ministero vigilante, nell’ambito della riforma del mercato del lavoro approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 marzo 2012, ha proposto la creazione di “un’Agenzia unica nazionale per la gestione in forma integrata delle politiche attive e dell’ASpI, partecipata da Stato, Regioni e Province Autonome e caratterizzata da forte autonomia territoriale”(cfr. p. 26).

Il Commissario Straordinario, nonché Segretario Generale del Ministero vigilante, nel corso dell’incontro con le OOSS ha reso noto la volontà del Ministro di procedere allo scioglimento dell’ISFOL ed alla sua trasformazione nella costituenda Agenzia sopra citata, operazione che coinvolgerebbe anche Italia Lavoro, spa a capitale pubblico estranea al comparto della ricerca pubblica.

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Isfol respinge questo disegno che costituisce l’ennesimo attacco alla ricerca pubblica e alla sua autonomia. Anche il governo dei professori perpetua il tentativo di eliminare la funzione degli enti di ricerca che la nostra Costituzione garantisce nell’art. 9. Ciò determina l’ulteriore venir meno di funzioni autonome di produzione di conoscenza e di valutazione delle politiche pubbliche a vantaggio di una soluzione che rafforza la dipendenza della ricerca dai decisori politici.

martedì 3 aprile 2012

DETTO FRA DI NOI..


In questi giorni il BLOG sostiene e supporta la PROTESTA dei lavoratori dell'ISFOL
  • Cosa ne pensi dell'Articolo 18?
  • Cosa ne pensi della soppressione degli enti di Ricerca?
  • Cosa ne pensi della Riforma del Mercato del Lavoro?



A breve innagureremo una RUBRICA  a disposizione dI TUTTI I RICERCATORI ITALIANI

"DETTO FRA DI NOI.."

  Vuoi pubblicare DATI che non riesci a pubblicare?

Vuoi utilizzare le tue ricerche per esprimere
un parere in merito alla Riforma in discussione?

Vuoi raccontare la tua storia di PRECARIO DELLA RICERCA?


scrivi a

Comunicato USB,3 APRILE 2012

DIFENDIAMO LA RICERCA PUBBLICA
DALL’ATTACCO DEL GOVERNO DEI PROFESSORI!

CHIUSURA DEGLI ENTI, ASSUNZIONI DI FATTO BLOCCATE, CARRIERE NEGATE

Anche l’azione sulla Ricerca Pubblica del Governo dei Professori ha confermato il giudizio negativo che USB ha da subito espresso nei confronti di questo esecutivo. Le speranze di qualcuno, alimentate da miopia e opportunismo politico, sono ogni giorno più deluse. Senza grandi clamori, ma agendo in grande silenzio, il Governo Monti sta completando quanto iniziato dal precedente governo in tema di smantellamento degli enti Pubblici di Ricerca.

Enti come l’ISFOL e l’ISPRA sono per l’ennesima volta a rischio chiusura; le assunzioni sono bloccate con centinaia di vincitori in attesa; ai ricercatori assunti è stato negato il riconoscimento dell’anzianità a TD.

USB PI ritiene che il Ministro della Funzione Pubblica, per quanto di sua competenza, sia uno degli interlocutori principali al quale porre una serie di problemi:

• ISFOL E ISPRA A RISCHIO CHIUSURA
• DPCM PER LE ASSUNZIONI BLOCCATI
• RICONOSCIMENTO DEL SERVIZIO PRESTATO IN TANTISSIMI ANNI DI PRECARIATO PER I RICERCATORI NEO ASSUNTI

CON LA FORNERO PRECARI DELLA RICERCA SEMPRE PIÙ PRECARI
Oltre a tutto questo in questi giorni proprio al ministero della funzione pubblica si discute di come introdurre nel pubblico impiego la controriforma del lavoro del Ministro Fornero. Il rischio estremamente concreto è che i precari della ricerca escano da questa nuova legge sul lavoro ancora più precari.

Serve una nuova legge di stabilizzazione che riguardi tutti i precari della ricerca e che serva da impulso a tutto il sistema di ricerca pubblica del Paese.

Le intenzioni di questo governo sono di tutt’altra natura: smantellamento degli enti pubblici di ricerca e di tutto il settore pubblico.

Dobbiamo aprire una nuova stagione di lotta che abbia come obiettivi:

LA DIFESA DELLA RICERCA PUBBLICA COME BENE COMUNE

LA STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI DELLA RICERCA

E LA DIFESA DEI DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI DEGLI EPR


PRESIDIO DEI LAVORATORI DEGLI ENTI DI RICERCA
martedì 3 aprile, ore 10 al Ministero Funzione Pubblica

lunedì 2 aprile 2012

NO ALLA LIQUIDAZIONE DELL’ISFOL!

L’ISFOL è un ente pubblico di ricerca dotato di autonomia scientifica, vigilato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Da quaranta anni, l’Isfol fa ricerca in una prospettiva europea, nazionale e territoriale sui temi del lavoro, della formazione e delle politiche di inclusione sociale. La conoscenza prodotta attraverso le attività di ricerca realizzate costituisce un bene comune per l’intero Paese.


Il ministero vigilante, nell’ambito della riforma del mercato del lavoro approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 marzo 2012, ha proposto la creazione di “un’Agenzia unica nazionale per la gestione in forma integrata delle politiche attive e dell’ASpI, partecipata da Stato, Regioni e Province Autonome e caratterizzata da forte autonomia territoriale”(cfr. p. 26).

Il Commissario Straordinario, nonché Segretario Generale del Ministero vigilante, nel corso dell’incontro con le OOSS ha reso noto la volontà del Ministro di procedere allo scioglimento dell’ISFOL ed alla sua trasformazione nella costituenda Agenzia sopra citata, operazione che coinvolgerebbe anche Italia Lavoro, spa a capitale pubblico estranea al comparto della ricerca pubblica.

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Isfol respinge questo disegno che costituisce l’ennesimo attacco alla ricerca pubblica e alla sua autonomia. Anche il governo dei professori perpetua il tentativo di eliminare la funzione degli enti di ricerca che la nostra Costituzione garantisce nell’art. 9. Ciò determina l’ulteriore venir meno di funzioni autonome di produzione di conoscenza e di valutazione delle politiche pubbliche a vantaggio di una soluzione che rafforza la dipendenza della ricerca dai decisori politici.