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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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giovedì 30 agosto 2012

POST DEI RICERCATORI (Rete Ricerca Pubblica)

S.O.S. ISPRA, il Ministero "recluta" ricercatori. 

Riportiamo di seguito un resoconto sulla situazione attuale dell'ISPRA, 
EPR vigilato dal Ministero dell'Ambiente,  
in molti casi, in passato, ha fatto da "apripista"…


A fronte di dichiarate intenzioni del Ministro vigilante (espresse in audizione in Parlamento) di “acquisire” risorse tecniche dall’ISPRA per far fronte alle esigenze del Ministero,  
si sta realizzando qui in Istituto un “monitoraggio dei tecnologi e dei ricercatori”: 
di fatto una raccolta di curricula mirata a identificare le specifiche professionalità da inviare al Ministero, si presume  affinché lì facciano una scelta.

Uno strano concorso, di fatto, per il quale non viene chiesta l’adesione, oppure si tratta di un preparativo di proscrizione?

Non si era ancora vista questa modalità per la soppressione di un EPR: cioè prima lo svuoti della sua ragione di esistere (i ricercatori e i tecnologi) poi ….. puoi farne quello che vuoi.

Si ragiona di riorganizzare il comparto? Ben venga! Fateci lavorare, questo chiediamo.

Invece, per pagare le colpe dell’incapacità e dell’ignavia delle classi dirigenti sia dei Ministeri sia degli EPR, si trasformano i tecnologi e i ricercatori in funzionari ministeriali. 
Con buona pace di tutti.


Francesca Assennato (Ricercatrice ISPRA)

mercoledì 29 agosto 2012

POST DEI RICERCATORI (Rete Ricerca Pubblica)


Chiediamo una CABINA DI REGIA UNICA per tutti gli EPR

Il sistema delle "competenze ministeriali" sulla Ricerca (il sistema della Vigilanza) è nato con l'istituzione del MURST nel 1987 e si è poi mantenuto costante nel corso degli anni.

In base ad esso, gli attori principali della ricerca sono le università, gli EPR MIUR, e poi, molto distanziati, gli EPR non MIUR. Non mi sembra che i governi Prodi abbiano spostato granché in un senso o nell'altro. Quello che ha assestato il colpo di grazia agli EPR non MIUR è stata la cd Legge brunetta (D.lgs.150/2009) che, all’art.74-c.4, prevede che, per le peculiari caratteristiche degli Enti di Ricerca, le modalità di valutazione dei R&T siano disciplinate da un successivo DPCM, poi emanato il 26 gennaio 2011.

La norma non ha però incluso gli EPR non vigilati dal MIUR come può osservarsi dalla lettura del comma in questione, “Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono determinati i limiti e le modalità di applicazione delle disposizioni dei Titoli II e III del presente decreto al personale docente della scuola e delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, nonche' ai tecnologi e ai ricercatori degli enti di ricerca.”

In questo modo, si è introdotto un profondo "divide" tra EPR MIUR e non MIUR, relegando questi ultimi al di fuori di qualsiasi circuito di valutazione scientifica. 
E ciò è l'anticamera della fine degli EPR non MIUR, se non prendiamo contromisure.

A questo punto, l'unica strada percorribile è quella di chiedere, nel rispetto ovviamente delle specificità dei singoli EPR, parità di trattamento tra EPR MIUR e non MIUR: 
ciò può essere realizzato con l'istituzione presso il MIUR di un'unica cabina di regia per tutti gli EPR.

Arturo Hermann (Ricercatore Istat, ex-Isae)

Spending: la CGIL attacca!


Spending review: la riscrittura del maxiemendamento peggiora la situazione

Il maxiemendamento al provvedimento sulla spesa pubblica su cui il Governo ha ottenuto la fiducia al Senato peggiora le condizioni di lavoro nei comparti della conoscenza, taglia ulteriori risorse agli istituti di ricerca pubblici, alle scuole e alle universit, assesta un durissimo colpo alla contrattazione, licenzia migliaia di precari, colpisce duramente il diritto allo studio attraverso l'aumento delle tasse universitarie. 

Nulla di fatto nemmeno sull'assurdo divieto di pagare le ferie ai supplenti della scuola. La FLC CGIL pronta a promuovere contro questo provvedimento illegittimo migliaia di ricorsi. Indecente la misura sui docenti inidonei per motivi di salute che saranno riconvertiti in assistenti amministrativi senza tener conto del loro stato di salute e tagliando migliaia di posti ai precari.

"La misura colma!" ha dichiarato Domenico Pantaleo. "Contro il Governo Monti - prosegue il Segretario generale FLC CGIL - metteremo in campo un durissimo conflitto sociale. Non pi rinviabile lo sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici e privati. Il Governo dei tecnici sta utilizzando la crisi per cancellare i diritti sociali e di cittadinanza, per ridurre i salari, per peggiorare le condizioni di lavoro, per licenziare migliaia di precari e per colpire la dignit e la funzione sociale del lavoro pubblico".


Le principali modifiche approvate: primo commento

martedì 28 agosto 2012

...e Monti disse "SPENDING"... e "SPENDING" FU!

 Scusandoci per non aver aggiornato il Blog negli ultimi 20 giorni... CI SIAMO DOVUTI riprendere psicologicamente dalla botta della Spending Review..


... si riportano di seguito alcuni comunicati sindacali che fotografano abbastanza bene l'impatto de tagli previsti dalla Manovra Finanziaria cosiddetta "Spending Review" sul sistema degli Enti Pubblici di Ricerca.


I giornalisti "beninformati" parlano già di una Spending Review FASE 2 che sarà inserita nella manovra per la Stabilità, sulla quale il Governo porrà la fiducia.

Quanto alla Spending Review di Luglio, nonostante gli appelli, i sit-in, le manifestazioni,
le promesse, gli incontri con i vertici politici di tutti gli schieramenti.. il risultato è stato a dir poco umiliante. Per l'ennesima volta gli enti non vigilati dal Miur sono stati trattati come figli di in Dio Minore. 

La legge, per l'ennesima volta, stabilisce una discriminazione insensata e figlia della peggiore politica fra Enti vigilati dal Miur ed Enti Vigilati da altri Ministeri (Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, Ministero dell'Ambiente, Ministero dell'Agricoltura...).
Sui secondi si interviene sempre in modo diverso che sui primi.

Già due anni fa Tremonti riservò un trattamento a dir poco feroce agli enti "non vigilati dal Miur" nella Manovra Straordinaria di Luglio..
e furono soppressi 3 ENTI di Ricerca, senza produrre un euro di risparmio:

-ISAE, era vigilato dal Ministero dell'Economia, quindi dal fautore della Manovra che non gradiva i dati e gli studi dell'Ente che dipendeva dal Suo Ministero, li considerava giudizi sul Suo operato. 

-ISPESL, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, privato della sua natura di Ente di Ricerca fu accorpato all'Inail con evidente conflitto d'Interesse.

-IAS, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sciolto e accorpato all'Isfol, delle ricerche svolte dallo IAS si sono perse le tracce, l'Isfol non ho portato avanti neanche una delle attività che svolgeva lo IAS, ad oggi i ricercatori EX-IAS sono stati ricollocati sulle attività dell'Isfol.

Poi ci fu il caso dell'ENSE (Ente Nazionale Sementi Elette con sede a Milano), l'unico ente, insieme all'Insean, con il Bilancio in Attivo perchè produce le certificazioni europee necessarie per le sementi. Nel 2010 l'Ense fu SOPPRESSO accorpato all'INRAN che oggi nel 2012, con questa spending review, viene SOPPRESSO a sua volta e l'Ense viene nuovamente sfilato quasi fosse un piccolo oggetto e accorpato ad un nuovo ente vigilato.

Nel 2010 fu soppresso anche l'INSEAN, ma la parola soppressione in questo caso non è stata foriera di grandi drammi, si potrebbe definire una vera e propria riorganizzazione.
L'Insean (meglio conosciuto come VASCA NAVALE) fino al 2010 Epr AUTONOMO, fu soppresso e accorpato al CNR (Miur), di cui è attualmente un ISTITUTO.

Nel 2012 la storia si ripete, i tagli vengono mantenuti per gli EPR non vigilati dal MIUR.

A quanto pare è passato l'emendamento del PD che sfilava i cosiddetti "Enti Miur" dai Tagli..

Per l'INRAN SI è PROVVEDUTO ALLA SOPPRESSIONE (in parte confluirà nel CRA).

Per l'Ispra si ventilano varie forme di trasformazione in agenzia, idem per l'Isfol.

E per tutti gli enti vigilati dal Miur i tagli vengono spostati sul Ministero, che certo non mancherà di far sentire il suo potere.

La Rete Ricerca Pubblica è costituita da lavoratori di tutti gli Enti di Ricerca (Miur e non Miur) fra di noi la solidarietà e la consapevolezza non è mai mancata.
Il "dividi et Impera" non funzionerà. 
Il Sistema della Ricerca (tutto!) ha bisogno di essere protetto e rilanciato.
Per questo continueremo a far sentire la nostra voce, affinchè un giorno si possa arrivare ad un Piano della Ricerca Pubblica Nazionale che riveda il Sistema degli Enti e delle Vigilanze per consentire il rilancio della ricerca, dello sviluppo e della conoscenza..senza clientelismi e false strategie di rilancio.
E continueremo a sorvegliare ogni parola che non si trasformerà in fatti.