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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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mercoledì 19 marzo 2014

Spending Review di Cottarelli: l'ennesimo attacco alla Ricerca Pubblica

Questa Rete di Lavoratori degli Enti Pubblici di Ricerca è nata per combattere l’insensatezza delle soppressioni di numerosi Enti del comparto che nel luglio del 2010 ha colpito 5 EPR, per condividere informazioni e battaglie in un comparto privo di strategie politiche unitarie, per promuovere una Governance del Sistema Ricerca Pubblica, che ad oggi non esiste e deve superare la distinzione fra Enti Miur e Non Miur, e per sostenere la necessità di una migliore comunicazione del comparto rispetto alla propria utilità di Sistema.

Ci ricordiamo bene da dove veniamo, e ci ricordiamo bene che le soppressioni di tutti gli Enti di Ricerca degli ultimi anni sono arrivate dalle famose Spending Review (di Tremonti e di Monti).

Ecco, nel 2014, anche questa Spending Review di Cottarelli è gravida di manovre aggressive sugli EPR, non possiamo non denunciarlo e non essere preoccupati.

Infatti, a meno che Renzi non decida che quel punto della Spending che prevede l'ennesima aggressione della Ricerca non sia da eliminare, SIAMO ALL'ALBA DELL'ENNESIMO ATTACCO alla RICERCA (prima o poi ci ammazzeranno, è chiaro).


1. la SOPPRESSIONE DELL'ISFOL che fino a "ieri" sembrava coinvolto nel Progetto di Agenzia Federale per l'Impiego e da oggi , invece, sembra SOPPRESSO.

Fino a ieri sembrava che l'Isfol  fosse un attore determinate per il Jobs Act e noi a ripetere che è l'Unico Ente di ricerca rimasto fra quelli Vigilati dal Ministero del Lavoro e non può finire in un'Agenzia Governativa che non sarebbe autonoma, oggi la sorpresa: l'ISFOL è nella LISTA NERA di Cottarelli degli enti da sopprimere, i  “soliti enti inutili” insieme all'ICE, all'ARAN.. ecc (la stessa lista del 2010).
 Peccato per l’ICE si siano levati gli scudi di Squinzi sul Sole24Ore e per l’Isfol il Ministro Poletti non abbia detto una parola.

Ne frattempo segnaliamo, se a qualcuno interessa, che sopprimere l’Isfol non porta alcun risparmio se non il costo irrisorio del CDA, visto che i dipendenti pubblici resterebbero tali e la sede andrebbe tenuta per garantire un luogo ai lavoratori. Infine segnaliamo che i precari dell’Isfol non sono pagati da fondi nazionali ma da fondi europei, quindi non sono a carico dello Stato. Se qualcuno ci spiega qual è il risparmio…

2. ACCORPAMENTI E RAZIONALIZZAZIONI DI 25 ENTI/AGENZIE (IN PARTICOLARE enti di ricerca)
Su questo punto non sappiamo niente di più, continuiamo a chiederci, come nel 2010, quali siano i risparmi di certe operazioni, oppure il senso politico di queste operazioni. Sarà che chiudere gli enti pubblici va di moda.. indipendentemente da cosa facciano e se servano. Basta attaccare il Pubblico impiego come operazione di marketing politico?

Non sappiamo molto, ma sappiamo che in passato gli accorpamenti e le soppressioni non hanno prodotto risparmi (FONTE Corte dei Conti), sappiamo che a rimetterci sono stati i precari e i progetti di ricerca, sappiamo che le classi dirigenti non hanno mai pagato, sappiamo che certi dirigenti sono finiti in galera, sappiamo che l'Ispesl è stato "silenziato", che l'Isae non esiste più.. sappiamo che i precari dell'Inran sono a casa da mesi in attesa di essere chiamati per l'ennesimo contratto precario, sappiamo che i ricercatori dello IAS si sono dovuti riciclare e che tutte le loro attività di ricerca sono state spente. 

SAPPIAMO CHE LE SOPPRESSIONI E GLI ACCORPAMENTI non portano niente di buono nè agli Enti , nè al Paese.

Adesso è chiaro che i tagli previsti da Cottarelli sono talmente gravi (sanità, pensioni, assegni di accompagnamento, ecc) che riuscire a rendere sensibili governo e opinione pubblica su certi temi non sarà facile. Pensiamo, però, non si possa tacere sul fatto che il Governo del "fare" che dice di voler ripartire dalla scuola e dal futuro delle nuove generazioni, alla prima operazione di “razionalizzazione” decida di fare spending sulla Ricerca e sui precari della Ricerca. Avevamo capito che la Ricerca fosse un Asse prioritario del Programma di Renzi, forse non quella pubblica?
Pensiamo non si possa tacere sul fatto che questo sia controproducente e in assoluta continuità con Tremonti, Monti e Letta, altro che cambi di verso!

Perché sia chiaro, il blocco totale del Turn-over insieme alle misure segnalate sopra producono un risultato chiaro: per I PRECARI DELLA RICERCA NON CI SARA' MAI POSTO.

Forse sopprimere gli enti di ricerca è la strada più breve?

Ecco se questo è il governo dei giovani, del fare e della lotta alle disuguaglianze, abbiamo paura.




2 commenti:

Aldo ha detto...

Per chiarezza si tratta ancora di una proposta che il governo dovrà valutare. Cottarelli ha un mandato che gli è stato conferito dal governo precedente, che però è composto precisamente dagli stessi partiti.
I commissari alla spending review sono meri ragionieri, d'altronde di questo si tratta quando si fa la revisione della spesa (in italiano si capisce meglio di cosa si tratta).
A agni modo, Cottarelli viene dal Fondo Monetoria Internazionale, il ministeo dell'Economia dall'OCSE. Quest'accoppiata sa tanto di troika, per capirci di alleanze delle strutture economico-finanziarie internazionale che predispone i piani lacrime e sangue per "risanare" i paesi. A noi nessuno l'ha imposta, ce la siamo imposta da soli.
La ricerca non si salverà, dovremmo essere capaci di una lotta senza precedenti, spero con al fianco i colleghi degli EPR chiave (CNR ISTAT) che quando scioperano si sentono ...

Rete Ricerca Pubblica ha detto...

Grazie Aldo,
si speriamo proprio di ritrovare l'unità di cui abbiamo bisogno.