Anticipazione.
Riusciamo finalmente a pubblicare i primi dati sulla
dimensione della precarietà negli Epr elaborati dalla Rete Ricerca Pubblica, i
dati sono rilevati attraverso il proprio network di Referenti all’interno degli Enti. Sono stati controllati e confrontati con altre fonti, pubblichiamo
un estratto dell’aggiornamento migliore a disposizione.
Considerando la modalità di rilevazione, non possiamo garantire
la precisione assoluta, in alcuni enti si stanno svolgendo dei concorsi per
qualche decina di ricercatori, ma siamo certi delle proporzioni e delle dimensioni complessive.
Siamo lieti di presentare i dati
tanto ricercati dalla Funzione Pubblica, soprattutto sapendo che i nostri
calcoli vedono la precarietà negli ENTI attestarsi al 32% delle risorse umane
totali, con picchi importantissimi negli enti vigilati dal Miur, che superano
il 40% in moltissimi enti.
Sappiamo che i dati in possesso del
Ministero della Funzione Pubblica, presentati al tavolo tecnico di ieri, sono
imprecisi e provvisori e siamo lieti di fornirli a chiunque voglia utilizzare
dei dati attendibili e soprattutto aggiornati.
Da quello
che ci risulta la Funzione Pubblica fra Università e Ricerca calcola circa 6000
precari, come potete vedere dai nostri dati, invece, noi sappiamo che solo
negli EPR (esclusa l’Università) ci sono almeno 10.000 precari.
Se poi i dati della Funzione
pubblica si riferiscono solo ai precari A TEMPO DETERMINATO (quasi 3000), escludendo
le migliaia di co.co.co. assegnisti e borsisti, bè allora siamo molto
preoccupati, NON VORREMMO CHE LE PROROGHE FOSSERO IMMAGINATE SOLO PER I TEMPI
DETERMINATI.
(Presto pubblicheremo un approfondimento completo di dati e
analisi)