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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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martedì 3 giugno 2014

Nicolais e l’agenzia per la ricerca

PIAZZA GRANDE 
In questi tempi difficili è necessario avviare una riforma per restituire energia e creatività alla formazione scientifica, ponendo le diverse realtà sotto il controllo di una struttura che le coordini tutte.

Quando si toccano le leve qualificanti il futuro, proprio e collettivo, come la conoscenza, la formazione, l’innovazione, occorre avere buon senso, capacità critica, autonomia di giudizio, umiltà, coraggio, immaginazione.

Le future politiche scientifiche del Paese dovranno essere mosse da queste energie e non da visioni di parte, aspettative immediate, motivazioni tiepide.

E dovranno poter contare su risorse significative.

La creatività, il valore e le competenze dei nostri ricercatori, la cui qualità dell’impegno scientifico è internazionalmente riconosciuto, sono tra i punti di forza più originali e potenti per rimettere in moto il Paese, accelerarne la crescita, innalzarne qualità e tenuta competitiva.

nicolaisDa anni – troppi – la ricerca italiana è stata ispiratrice e oggetto di maldestri tentativi di riforma che hanno ottenuto, quasi sempre e nonostante le buone intenzioni dei proponenti, effetti discutibili se non peggiorativi.
IL MONDO dei saperi e della formazione è ormai asfissiato da un fitto groviglio normativo e procedurale, dal precariato elefantiaco, dalla progressiva perdita di consenso e valore sociale, dall'impossibilità di programmare il proprio futuro.

E non basta affidare il rilancio alla sola valutazione, quando ancor prima di vederne applicazioni ed effetti, la distinzione con le funzioni di indirizzo e programmazione non è sempre del tutto chiara.
Al punto in cui siamo, poi, il sistema non è in grado di autoriformarsi: troppe le beghe e gli interessi interni, i narcisismi, i condomini....

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