Riportiamo il Comunicato Stampa di FLC CGIL SULLA SITUAZIONE DEI CONCORSI INVALSI. I primi tradimenti alle promesse del governo sono arrivati..
Ricordiamo che l'INVALSI è un EPR vigilato dal MIUR che registra uno dei più alti tassi di precarietà nel mondo della Ricerca Pubblica.
Si segnale che attualmente i dipendenti a tempo INDETERMINATO sono solo 39, a fronte di circa 300 precari (150 co.co.co. e 115 TD) che lavorano per l'INVALSI da oltre 10 anni.
08/01/2013
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo,
Segretario generale della Federazione Lavoratori
della Conoscenza CGIL.
INVALSI:
Pantaleo, concorsi ingiusti sviliscono il ruolo del personale precario
In
questi giorni l’INVALSI sta tenendo i concorsi per ricercatori (7 e 8 gennaio)
ed è assurdo che un ente che si occupa della valutazione del sistema educativo,
non abbia mostrato alcun interesse a
“valutare” e valorizzare l’esperienza professionale di chi da oltre 10 anni
opera all’istituto. Nessuna tutela
dunque per i numerosi precari storici nonostante le normative consentono, per
ultima la legge di stabilità, la valorizzazione dell’esperienza professionale
maturata all’interno degli enti che bandiscono i concorsi pubblici per il
reclutamento. La stessa decisione di non utilizzare le graduatorie di
idonei ancora esistenti per ricercatori attualmente precari di lungo corso è la
cartina di tornasole di un atteggiamento irriconoscente verso quei
lavoratori che hanno permesso di portare avanti i progetti
valutativi.
Questo
non è che l’altra faccia della stessa medaglia di un istituto che quasi mai
mette al centro delle proprie analisi e attenzioni il lavoro dei docenti e la loro esperienza
pedagogica maturata direttamente sul campo,
in realtà si affida solo a freddi strumenti di calcolo statistici per
misurare il sistema scolastico e fare la classifica dei buoni e dei cattivi,
senza tenere conto dei suggerimenti che arrivano dal mondo della scuola. È la
stessa logica burocratica con cui si è deciso di mettere al vertice di un
istituti di ricerca con funzioni di organismo indipendente come l’INVALSI un economista
della Banca d’Italia e non un esperto della valutazione dei sistemi scolastici,
come se l’econometria fosse lo strumento più idoneo a valutare le scuole e i
docenti!
Il
messaggio che si vuole mandare è chiaro: sulla scia della ideologia meritocratica
e di competizione esasperata, tanto cara anche al governo dei tecnici, si può
mandare a casa un patrimonio professionale costruito con anni di precariato. Si
può rinunciare ad avvalersi degli strumenti che anche le normative consentono
come la riserva dei posti nei concorsi pubblici per i precari, o fare bandi
pensati per altri fini, per mantenere un esercito di precari deboli e
ricattabili, che può essere mandato a casa quando si vuole. È bene che
l’INVALSI cambi questo atteggiamento e rimetta al centro il lavoro e la sua
dignità a partire dai percorsi di valorizzazione e di stabilizzazione dei suoi
numerosi precari: questa è la via per migliorare la propria funzione
istituzionale e per valorizzare l'immagine dell'ente.
clicca qui per leggere il
COMUNICATO STAMPA LAVORATORI INVALSI
CONCORSI INVALSI……. CONCORSI INGIUSTI.
E NESSUNA TUTELA PER I PRECARI DA OLTRE 10 anni
Il 7 e 8 gennaio in INVALSI si svolgerà
il CONCORSO per Ricercatori.
Un concorso contestato dal personale precario
che da oltre 10 anni presta servizio nell’istituto e dalle OO.SS FLC CGIL – FIR
CISL e UIL RUA con due note unitarie (luglio e dicembre 2012).
I lavoratori dell’INVALSI ritengono
assurdo e ingiusto il comportamento della dirigenza che ha avviato nuove
procedure concorsuali ignorando volutamente che alcuni ricercatori precari
erano già risultati idonei al concorso pubblico del 2008 e sono inseriti in
graduatoria; per di più tale
comportamento è in contrasto con le misure di contenimento della spesa nella
pubblica amministrazione.
L’atteggiamento che la dirigenza ha preso scientemente nei confronti dei
lavoratori precari si è concretizzato in modo inequivocabile quando, escludendo
qualsiasi confronto, pur richiesto, con le OO.SS., si sono banditi concorsi
in cui:
- non sono state previste
riserve di posti per il personale precario con contratto a tempo
determinato che porta avanti le attività di ricerca e di valutazione da
oltre 10 anni.
- Non è stata
valorizzata in alcun modo l’esperienza lavorativa nell’ente.
- Nei bandi sono stati
previsti profili non del tutto adeguati alle professionalità presenti
nell’ente.
- Per i profili Tecnici
(collaboratori tecnici di ricerca) si è puntato su una professionalità di
elevato contenuto tecnico-scientifico, scelta al limite della norma se si
tiene conto che si tratta di personale da assumere con il diploma di
scuola secondaria di secondo grado.
- Non sono stati banditi
concorsi per il personale tecnico informatico
Tutto
questo avviene in controtendenza con
l’approvazione della Legge di Stabilità, che contiene norme già presenti nel CCNL - in cui è previsto
che, nei concorsi pubblici, ci sia una riserva
dei posti, nel limite massimo
del 40 per cento di quelli banditi, e la valorizzazione dell’esperienza maturata
negli enti.
Il
grande timore del personale precario INVALSI è che la scarsa attenzione alla
valorizzazione delle professionalità interne nella predisposizione dei bandi si
riveli ingiusta e fortemente
penalizzante. Alcuni lavoratori hanno ritenuto di impedire la
prosecuzione delle procedure concorsuali con un’azione di impugnativa dei
bandi. Né la richiesta delle OO.SS di sospensione di questi concorsi per la
modifica dei contenuti e dei profili, né il clima conflittuale all’interno
dell’istituto, né il ricorso al TAR, che a breve si esprimerà riguardo ai
ricorsi, hanno fatto rivedere la posizione della dirigenza.
IN INVALSI I PRECARI DA OLTRE 10 ANNI CHIEDONO IL
RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITA’, LO SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE E
CONCORSI CHE RISPONDANO ALLE CARATTERISTICHE PROFESSIONALI
DI CUI L’ENTE DA OLTRE 10 ANNI DIMOSTRA
DI AVER BISOGNO.
Per info:
347.1352101 – 349.4282025
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