CONTRA ICHINO e CONTRA APPLAUSI PD
Di seguito un breve contributo di risposta alle dichiarazioni del Sen. Ichino.Contributo ripreso anche da "Il Fatto Quotidiano".
di Rete Ricerca Pubblica

In realtà una serie di ERRORI DI FONDO li
fa il Professor ICHINO, proviamo
a spiegarli, premettendo che i numeri, i dati, soprattutto in valore assoluto,
se decontestualizzati, come ha fatto il Professore (declamando 1,7 milioni di
posti) non significano nulla! Strumentalizzare i dati è ormai diventato lo
sport della Politica che, invece, dovrebbe usarli per progettare le
politiche. E visto che noi con i numeri ci lavoriamo, proviamo a rispondere al
Professor Ichino, sperando che questo governo non arrivi, come è stato fatto in
passato dai precedenti governi, a scegliere la strada della mistificazione per
affrontare le questioni serie e gravissime che la crisi comporta. Ci ricordiamo
ancora quando qualcuno sosteneva che non eravamo in crisi e non c’era nessuna
crisi perché i ristoranti erano pieni.
Mandare a casa 200.000 precari della PA è
come dire CHE IL TAGLIO DELLA SPESA IMPRODUTTIVA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PARTE DAL TAGLIO DEI PRECARI che offrono servizi nella PA. Noi non ci sentiamo spesa improduttiva.
Ci chiediamo, piuttosto, siamo sicuri che
i precari della PA siano la prima spesa improduttiva da tagliare, o forse sono loro (cioè noi) ad assistere, con i
propri contratti precari, uno Stato che non può permettersi di assumerli da
anni, mentre portano avanti servizi essenziali per il Pubblico? Lo Stato quanto
risparmia con la forza lavoro precaria cresciuta esponenzialmente a causa del
turn-over bloccato da 20 anni? L'assistenza la fanno i precari alle casse dello
stato, ad oggi.
Ma
andiamo per ordine
1. 1,7 milioni NON SONO UN GRANDE
FLUSSO
1,7 milioni di contratti di
lavoro a tempo indeterminato avviati nel 2012 non sono UN GRANDE FLUSSO, al contrario è un dato allarmante rispetto al passato
ed è anche un dato che continua a crollare nel 2013. Addirittura nel primo
trimestre 2013 abbiamo una contrazione dei CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO del
10,2% rispetto allo stesso trimestre del 2012*.
·
Sono pochi, sia in assoluto sia in
percentuale, sul totale degli avviamenti: i contratti avviati nel 2012 a tempo
indeterminato (1.777.253) sono solo il 17% del TOTALE dei contratti
(precari e indeterminati).
2. AVVIAMENTI E NON POSTI DI LAVORO
Il Dato si riferisce agli AVVIAMENTI E NON A POSTI DI LAVORO, gli avviamenti e le cessazioni del 2012, documentate dal rapporto del Ministero e dall’Isfol, si riferiscono a “contratti” avviati e cessati E NON A PERSONE/posti di lavoro. Per esempio, a fronte di 10.410.000 cessazioni del 2012, sappiamo che il dato coinvolge solo 6 milioni di lavoratori e non 10 milioni (Comunicazioni Obbligatorie, Min Lavoro)**.
Il Dato si riferisce agli AVVIAMENTI E NON A POSTI DI LAVORO, gli avviamenti e le cessazioni del 2012, documentate dal rapporto del Ministero e dall’Isfol, si riferiscono a “contratti” avviati e cessati E NON A PERSONE/posti di lavoro. Per esempio, a fronte di 10.410.000 cessazioni del 2012, sappiamo che il dato coinvolge solo 6 milioni di lavoratori e non 10 milioni (Comunicazioni Obbligatorie, Min Lavoro)**.
3. E QUANTI NE ESCONO?
A fronte di 1,7 Milioni di Avviamenti a tempo
indeterminato nel 2012, abbiamo avuto circa 2,2 MILIONI di Cessazioni di Contratti a Tempo
Indeterminato**. La quota dei licenziamenti (nelle cessazioni) è in netto
aumento (826mila licenziamenti) sugli anni precedenti. Quindi il saldo è negativo**.
4. Chi sono i “fortunati” ? Chi c’è nel milione e 700.000?
Ma chi sono, poi, gli assunti di cui parla Ichino? Tra gli uomini assunti a tempo indeterminato nel 2012 il 20% è composto da manovali edili, facchini e muratori.
Tra le donne il 35% (294 mila) sono addette all'assistenza personale e collaboratrici domestiche.
In sintesi, non c'è nessun grande flusso che ci aspetta. I precari della PA sono giovani, non sempre, e molto qualificati e le competenze che hanno sviluppato e costruito a servizio dello Stato non sono sempre riciclabili nel Privato. Siamo sicuri che per lo Stato sia un investimento dismettere 190.000 precari della PA?
E SOPRATTUTTO, NON DOVEVA ESSERE IL DECRETO DELLE REGOLARIZZAZIONI?
Per un ulteriore approfondimento VAI AL SITO di FLC-CGIL.
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