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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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venerdì 4 ottobre 2013

Il Giorno dopo.

La Manifestazione è riuscita, ma adesso ci vogliono i fatti!


Portata in piazza da FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA la protesta dei precari della ricerca. Numerosa la partecipazione dei lavoratori alla mobilitazione.  Delegazioni da tutti gli enti e da tutta Italia hanno portato a Roma, davanti alla sede del Parlamento, centinaia e centinaia di precari e lavoratori, per protestare contro l’insufficienza dei decreti D’Alia (DL 101) e Carrozza (DL 104) nei confronti dei gravi problemi che affliggono gli Enti Pubblici di Ricerca. Sono necessari interventi urgenti e di radicale cambiamento per consentire la proroga dei contratti in scadenza, l’introduzione di strumenti reali di stabilizzazione e di reclutamento straordinario per gli enti pubblici di ricerca, che permettano di uscire dalla fase di emergenza in cui versano ormai da troppi anni. Questa è l’unica condizione per non mandare a casa migliaia di precari, in particolare in una situazione politica difficilissima per il Paese com’è quella attuale, alla prese con l’ennesima crisi di governo.
Nel corso della manifestazione precarie e precari degli enti di ricerca si sono alternati sul palco per raccontare le loro storie e le battaglie che stanno conducendo da anni per uscire dall’emergenza e conquistare la legittima aspirazione alla stabilizzazione. Presenti alla manifestazione anche diversi parlamentari.
FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA sottolineano l’importanza della giornata di lotta come tappa di un percorso di mobilitazione che, a partire dalla conversione in legge dei decreti in questione, dovrà portare risultati concreti sul versante della stabilizzazione dei precari, per la proroga di contratti in scadenza e per rilanciare la ricerca nel suo complesso, anche sotto il profilo della riconquista del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Le OO.SS. hanno inoltre rivendicato la piena titolarità contrattuale a partire dagli strumenti di reclutamento in esso contenuti, come l’art. 5 del Contratto Nazionale di Lavoro 2002-2005.
Nei prossimi giorni, superata l’attuale fase di crisi di governo, le OO.SS. verificheranno l’esito degli emendamenti presentati ai D.L. 101 (D’Alia) e 104 (Carrozza) in corso di conversione in legge per rilanciare, se necessario, ulteriori iniziative di mobilitazioneCome previsto, il 2 ottobre scorso, si è tenuta a Montecitorio la manifestazione dei precari della RicercaImportante la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori al presidio, con numerose delegazioni provenienti da tutta Italia e da tutti gli Enti di ricerca. Sul palco si sono alternati interventi dei sindacalisti, delle precarie e dei precari degli Enti Pubblici, nonché di alcuni parlamentari intervenuti nel corso della manifestazione a solidarizzare con le ragioni della protesta.
La manifestazione, che si inserisce nel quadro delle mobilitazioni messe in atto da tempo negli Enti sul tema della precarietà, del rilancio della ricerca pubblica in Italia e della riconquista del contratto nazionale di lavoro, è una tappa della lotta messo in atto per rivendicare modifiche radicali ai DL D’Alia (101) e DL Carrozza (104) in corso di conversione in legge nei due rami del Parlamento. Mobilitazione tanto più necessaria alla luce della delicata fase politica che stiamo attraversando.
In questo quadro si inserisce lo sciopero nazionale di ente indetto all’ISTAT dalla FLC per il prossimo 4 ottobre.
Questo il comunicato unitario di valutazione da parte delle segreterie nazionali di FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.
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1 commenti:

Rete Ricerca Pubblica ha detto...

http://www.lindro.it/politica/2013-10-03/102553-il-paese-brucia-e-i-ricercatori-incrociano-le-braccia#sthash.gkBXQhIp.gbpl