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Istituto di Studi e Analisi Economica
Nella manovra approvata dal governo per il contenimento del disavanzo è prevista la soppressione dell’Isae e il riaccorpamento del suo personale nel Ministero dell’Economia o in altri enti di ricerca, “al fine di razionalizzare e semplificare le funzioni di analisi e studio in materia di politica economica”. Nell’articolato si afferma altresì che da questo riaccorpamento non devono derivare oneri addizionali per la finanza pubblica.
Istituto di Studi e Analisi Economica
Nella manovra approvata dal governo per il contenimento del disavanzo è prevista la soppressione dell’Isae e il riaccorpamento del suo personale nel Ministero dell’Economia o in altri enti di ricerca, “al fine di razionalizzare e semplificare le funzioni di analisi e studio in materia di politica economica”. Nell’articolato si afferma altresì che da questo riaccorpamento non devono derivare oneri addizionali per la finanza pubblica.
Come traspare chiaramente dalla formulazione dell’articolato, il passaggio del personale al MEF o in altri enti non è finalizzato a produrre un risparmio di spesa (tanto è vero che la norma si preoccupa di ribadire che non si devono manifestare oneri addizionali) e può quindi essere giustificato soltanto nell’ottica di un riordino degli enti di ricerca.
In questo caso, tuttavia, l’inserimento della norma in un decreto legge appare incongruo e, in conseguenza, appare più che mai opportuna l’eliminazione di questa disposizione e l’inserimento eventuale in un disegno di legge organico di riordino degli enti di ricerca.
In realtà, quella che appare del tutto incongrua è l’idea stessa della soppressione di un ente pubblico di ricerca, indipendente e con il compito istituzionale di promuovere analisi e previsioni economiche.
La prima decisione presa dal nuovo Ministro del Tesoro britannico George Osborne è stata la creazione di “an independent fiscal watchdog with responsibility for growth and public finance forecasting”. In Gran Bretagna, in una situazione di crisi della finanza pubblica molto più drammatica di quella italiana, si ritiene indispensabile creare un Istituto con questi compiti; in Italia questo ente esiste - ed è l’Isae - e si decide di sopprimerlo.
Per tali motivi l’Isae (i suoi vertici istituzionali, i ricercatori, i tecnologi e il personale tecnico e amministrativo) invita con forza Governo e Parlamento a ritirare l’articolo che prevede la soppressione dell’Istituto e, al contempo, a valutare con attenzione l’esigenza di stabilizzare definitivamente le risorse umane e finanziarie per consentire all’Isae di migliorare ulteriormente la propria attività di ricerca al servizio della collettività.
Alberto Majocchi
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