Benvenuto nel nostro blog!


"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




Translate

martedì 18 settembre 2012

Inran, frammenti di Grecia

Inran, i ricercatori senza stipendio ad agosto

06/09/2012 - Frammenti di Grecia per chi lavora nella pubblica amministrazione

(di Filippo Pala)

La crisi sta per finire, è dentro di noi, oppure, come dicevano i nostri governanti qualche mese fa, è solo “una percezione psicologica”? Il premier italiano Mario Monti, forse per incoraggiarsi da solo, dice quasi ogni giorno che noi non finiremo come la Grecia e che la situazione economica migliorerà presto. E’ possibile, ma uno dei segnali del crollo dei nostri vicini ellenici è stato proprio quando si è iniziato a non pagare più gli stipendi, perfino nella pubblica amministrazione, e a chiudere uffici ed enti che poco avevano per essere classificati come “inutili”.
QUELLO STIPENDIO CHE NON C’E’ - Segnali che con la spending review sono arrivati anche in Italia, come accusano i ricercatori dell’ormai ex Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), che si occupano di “studio degli alimenti e del loro ruolo nel mantenimento della salute e nella prevenzione del rischio di malattie correlate all’alimentazione” e non hanno ancora ricevuto lo stipendio del mese di agosto, senza nemmeno una prospettiva certa di quando questo accadrà. Un danno che si aggiunge alla beffa di essere già stati soppressi e accorpati al Cra (Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura) dalla recente spending review montiana, nonostante i loro studi finiscano spesso sulle pagine dei maggiori quotidiani perché di interesse per la collettività, come accaduto anche di recente: a luglio, i ricercatori avevano occupato la loro sede romana contro la soppressione, salvo poi sospendere quella forma di agitazione per le rassicurazioni dei vertici Cra sulle modalità di integrazione dei nuovi arrivati.
LA SORPRESA – Certo, non immaginavano che il primo atto di “integrazione” fosse il fulmine a ciel sereno del mancato pagamento, per tutti loro, dello stipendio agostano, oltretutto arrivato, come racconta un comunicato dell’assemblea dei ricercatori, “senza alcuna comunicazione preventiva da parte di chicchessia, creando conseguentemente notevoli disagi e problemi alle famiglie dei dipendenti, molte delle quali monoreddito”. Un problema che, stando agli ultimi incontri sindacali, non sembra nemmeno risolvibile in tempi brevi, tant’è che i lavoratori si sono rivolti al ministro vigilante, quello dell’agricoltura Mario Catania, perché trovi soluzione al problema con il “pagamento delle spettanze dovute a chi da anni ha contribuito al benessere dei cittadini Italiani, lavorando nella ricerca pubblica sugli Alimenti e la Nutrizione”.

SENZA REGOLE -
 Il vizio, secondo le giustificazioni “ufficiali” fornite dall’amministrazione del Cra ai lavoratori, starebbe nel decreto di accorpamento, in cui parla di trasferimento delle competenze ma non del personale, che quindi fino ai decreti attuativi resterebbe teoricamente in forza all’Inran, che però non esiste più, quindi in realtà i lavoratori si trovano in una “terra di nessuno”, che nega lo stipendio ai dipendenti e probabilmente la stessa prosecuzione del contratto ai tanti precari che si occupano di ricerca sulla nostra alimentazione.

0 commenti: